NEW SPACES 4 NEW SOLITARY LIVES /2

The issue of redevelopment of areas inside the diffused city is one of the challenges of design culture, in its gradual transformation from discipline involved in the design of artifacts to discipline capable of driving the current processes of reorganization and renovation of urban spaces and sites, starting from a vision interested to combine quality of the environments and communication, to design new strategies of exploitation of services, to satisfy a demand for housing based on the introduction of artifacts reversible and temporary.
It is then time to design "Neotopie." That is to say sites intended for various forms of hospitality able to bring together different users, to redeem portions of land from their fate otherwise atopic, and to introduce a higher and different idea of sociability, in which the private and collective dimensions can reasonably coexist.It is then time to design "Neotopie." That is to say sites intended for various forms of hospitality able to bring together different users, to redeem portions of land from their fate otherwise atopic, and to introduce a higher and different idea of sociability, in which the private and collective dimensions can reasonably coexist.
Neotopie as complex system, obtained in the existing environment of the city, interiors but also urban interiors, designed to give them a new role, a new identity, new life, but starting from the attempt to interrogate the place intended to accommodate them and understand the reasons for its existence.
Neotopie as "urban fertilizer" able to introduce new type of activities and new type of space in the territory. They create value considering their disposition to activate virtuous process that diffuse their effects on the entire area.
Locations obtained within existing structures which have ceased to exercise the role for which they were born: disused industrial and service areas such as former hospital complexes, or that, as in the case of certain public residential facilities, are no longer able to meet the new demands of living in the area. In particular the work of the Laboratory this year has pointed to the study of innovative complex system designed to accommodate residential and cultural activities, creative workshops and other, intended for new types of users representative of the current phase of transformation of society, new forms of loneliness represented by separated fathers with children, single women, young and elderly living alone.
These models were then applied to a few sites on the Milanese territory, employed as containers of these environments, to test the effectiveness of these models in a concrete context such as Milan context. The sitters were two public housing residential buildings in the historical neighborhood of Niguarda. The users are these new type of families: single parents with sons, elderly living alone, young workers and immigrants.
The projects have explored innovative answers, characterized by a marked flexibility and convertibility of each house, through a design approach close to the exhibit issues. Starting from the questioning about the traditional distribution systems, the overture is addressed to read the contemporary rituals living in a new way, going back to the users' needs and behavior

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NUOVI SPAZI X NUOVE SOLITUDINI/2

La questione della riqualificazione degli ambienti presenti all'interno della città diffusa costituisce una delle sfide della cultura del design, nella sua graduale trasformazione da disciplina interessata alla progettazione di artefatti a disciplina capace di guidare gli attuali processi di riorganizzazione e rifunzionalizzazione degli spazi e dei luoghi urbani, a partire da una visione interessata a coniugare qualità degli ambienti e comunicazione, a progettare nuove strategie di valorizzazione del servizio, ad assecondare una domanda di abitare fondata sull'introduzione di artefatti reversibili e temporanei. La città appare sempre più come una "totalità sparpagliata" nella quale i confini tra spazi interni e spazi esterni sono diventati sempre più labili, indefinibili. Ma anche all'interno degli stessi ambienti sono in atto profondi mutamenti, dovuti al venire meno dell'esigenza di luoghi specializzati a favore di "nuove specie di spazi", nei quali si mescolano ruoli, funzioni, caratteri.
Si tratta allora di progettare "Neotopie". Vale a dire luoghi destinati a molteplici forme di ospitalità in grado di far convivere utenze diverse, di riscattare porzioni di territorio dal loro destino altrimenti atopico, di introdurre un'idea alta e altra di socialità, in cui la dimensione privata e quella collettiva possano ragionevolmente convivere.
Neotopie come dispositivi complessi, ricavati dentro gli ambienti esistenti della città, interni ma anche interni urbani, destinati a ridare loro un nuovo ruolo, una nuova identità, una nuova vita, a partire però dal tentativo di interrogare il luogo destinato ad ospitarle e capire le ragioni della sua esistenza.
Neotopie come "fertilizzanti urbani", in grado, cioè, di introdurre nel territorio nuovi tipi di attività e nuovi spazi di carattere e di valore, sotto l'aspetto della loro natura e del loro design, capaci di mettere in moto processi virtuosi, di diffondere i loro effetti a tutto il territorio.
Luoghi ricavati all'interno di strutture esistenti che hanno cessato di esercitare il ruolo per il quale erano nati: quali aree industriali e terziarie dismesse, ex complessi ospedalieri; o che, come nel caso di certe strutture residenziali pubbliche, non sono più in grado di rispondere alle nuove domande d'abitare presenti sul territorio. E riprogettando i quali la cultura del design degli interni ha l'opportunità di dare forma ad una nuova metropoli fatta non tanto di edifici quanto di luoghi, occasioni, relazioni, superfici, colori.
In particolare il lavoro del Laboratorio è stato indirizzato allo studio di dispositivi innovativi destinati ad ospitare attività residenziali, culturali, laboratori creativi e altro, destinati a nuovi tipi di utenza rappresentativi della attuale fase di trasformazione della società.
Tali dispositivi sono stati successivamente applicati ad alcuni luoghi presenti sul territorio milanese, assunti come contenitori di questi ambienti, per verificare l'efficacia di questi modelli in un contesto concreto come quello milanese. Si è trattato di due edifici residenziali pubblici all'interno del quartiere Niguarda, destinati ad un'utenza rappresentata da famiglie monogenitoriali con figli, anziani soli, giovani precari, immigrati.
I progetti hanno esplorato la possibilità di dare risposte innovative, caratterizzate da una accentuata flessibilità e trasformabilità degli alloggi, attraverso un approccio progettuale di tipo allestitivo, fondato sulla messa in discussione dei tradizionali impianti distributivi, indirizzato a rileggere i rituali abitativi contemporanei e a rimettere al centro i comportamenti degli utenti.

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NEOTOPIE. MILAN /2

An exhibition at Mimar Sinan Fine Arts University, Istanbul, 21-27 May 2013
The exhibitions tables
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BALANCE equilibrio

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

L. Magarotto | F. Lotteri | M. Di Paola | G. Fusaro | C. Ferrari

Flats | Family Space

Marco Di Paola | Gimanmarco Fusaro | C. Ferrari

Flats | Balance Square

Luca Magarotto | Francesca Lotteri

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CANON canone

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

L. Dimiziani | M. Doroldi | M. Forti | A. Giannetto | G. Giannetto | A. Lanzalotta

AttivaMENTE | Apartments

Antonio Giannetto | Giulia Giannetto

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COMPLEMENTARITY complementarietà

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

Residences

M. Failoni | M. A. Khodabandeh

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CONTATTO (con)tatto

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

J. Fregoni | M. Fontana | E. Gabei | A. Haus | K. Jastillana | M. Lorusso

The ground floor | Svagarea and CreaCreaarea

J. Fregoni | M. Fontana

First floor houses | Giocarea

E. Gabei | A. Haus

2nd/3rd floor houses | Studiarea and ledge

K. Jastillana | M. Lorusso

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NET trama

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

V. Fasulo | E. Fichera | D. Ghedini | S. Gugliemino | O. Koshcheeva | L.M. Laface | M.Yamaguchi

Apartments | Zen Zone

Dalila Ghedini | Lorenzo Maria Laface

Apartments | Watch Your Step

Stefano Guglielmino | Olga Koshcheeva

Apartments | Green Cuisine

Veronica Fasulo | Elena Fichera

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SIGN segno

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

A. Gabrieli | C. Gallivanone | R. Gioria | J. Grilli | I. Guaglianone | M. Macchis

PUBLIC SPACE | PRIVATE AREA

Arianna Gabrieli | Chiara Gallivanone

Spazio Chiocciola | Spazio Abito

R. Gioria | J. Grilli

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SKIN pelle

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

M. Geppetti | A. Giannoulidis | E. Gotuzzo | F. Ippoliti | J. Koba | C. Landi

Bottom-to-top flats | Shared spaces

J. Koba | E. Gotuzzo

Elastin spaces | Collagen spaces

F. Ippoliti | C. Landi

First floor houses | Recycling laboratory

M. Geppetti | A. Giannoulidis

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TALE racconto

METAPHOR | CASE STUDY | USERS | MASTERPLAN

Viola Federico | Lucia Ferrarati | Marco Fogaccia | Aligi Walter Febe | Eleonora Fogato | Sara Gardella | Jia Qinxian | Ge Sicong

Apartments | Comon Areas

Sara Gardella | Viola Federico

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